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La Vienna rossa: politica socialdemocratica e progetti d’edilizia popolare negli anni fra le guerre



All’indomani della prima guerra mondiale le condizioni di vita delle masse operaie erano disastrose: mancava tutto, generi alimentari, abbigliamento, assistenza sanitaria e soprattutto alloggi. Evidenti le conseguenze: miseria sociale, alcolismo, malattie. Le prime libere elezioni comunali portarono al potere i socialdemocratici e nel 1922 Vienna ottenne lo statuto di “Bundesland” (“Paese federale”) autonomo. È questo il momento in cui nasce la cosiddetta “Vienna rossa”. Negli anni seguenti, l’amministrazione comunale di orientamento marxista avrebbe messo in opera un ambizioso programma di riforma nei settori della sanità, dell’istruzione pubblica, della cultura e dell’edilizia municipale. In tal senso, le testimonianze più caratteristiche della Vienna rossa sono a tutt’oggi le numerose case popolari costruite in quegli anni. Ma la politica comunale mirava a un traguardo più alto, sebbene utopico: si era proposta di costruire una nuova società, più umana e più giusta.

 

 

Itinerario

 

La visita inizia nel quinto distretto dall’antico ufficio di collocamento dei metalmeccanici, un edificio di cemento armato costruito nel 1929. Passando per l’antica rimessa degli autobus comunali arriviamo alla prima casa popolare, il Julius-Popp-Hof, situato sul Margaretengürtel. Questo “Hof” designa l’inizio dell’ambizioso progetto comunale di trasformare la strada detta “Gürtel” in un elegante boulevard per il proletariato (creando in tal modo una “Ringstrasse” per il proletariato). Attraversando l’incantevole Chiavacci-Park entriamo nel Herwegh-Hof con i suoi bei cortili verdeggianti: questo complesso dal carattere quasi intimo mostra alcuni dettagli architettonici interessanti, come bovindi decorativi e balconcini. Nelle vicinanze si trova il primo “blocco” comunale costruito dalla città nel 1920, il Metzleinstaler-Hof, la cui facciata del quale è decorata con graziose ceramiche colorate.

Dopo la visita dell’imponente Matteotti-Hof, edificio a due ali costruito in onore del socialista italiano, arriviamo al grandioso Reumann-Hof che con la sua monumentale facciata e il suo elegante cortile fiancheggiato da arcate evoca l’architettura aristocratica dei palazzi. Anche il Reumann-Hof presenta un gran numero di sorprendenti dettagli decorativi.

Di qui facciamo un tragitto con i mezzi pubblici per visitare il più famoso dei complessi architettonici della Vienna rossa: il Karl-Marx-Hof, nel diciannovesimo distretto. Si tratta di un monumento gigantesco, lungo più di un chilometro, costruito tra il 1927 e il 1930 per ospitare circa 1.380 appartamenti. Nel Karl-Marx-Hof, inoltre, si trovavano trattorie, negozi, lavanderie, lavatoi, asili d’infanzia, un ambulatorio dentistico, una farmacia, una palestra e una biblioteca. La passeggiata termina con la visita della mostra permanente “La Vienna rossa”, allestita in uno degli antichi lavatoi del complesso edilizio.

 

 

Informazioni pratiche

 

PUNTO D’INCONTRO: ci incontriamo nel quinto distretto, all’antico ufficio di collocamento dei metalmeccanici, situato all’angolo tra la Siebenbrunnenfeldgasse e la Obere Amtshausgasse. Per giungervi, dall’Opera si prende il tram 1, oppure il 62 o il trenino locale di Baden fino a Matzleinsdorferplatz (uscita: Wiedner-Hauptstrasse); di lì non si prende la Wiedner-Hauptstrasse, ma la Reinprechtsdorferstrasse; la seconda a sinistra è la Siebenbrunnenfeldgasse. L’edificio bianco dell’antico ufficio di collocamento si trova a 150 metri a destra.

FINE DELLA VISITA: Karl-Marx-Hof. Stazione della metropolitana U4 Heiligenstadt.

DURATA DELLA VISITA: 3 ore.

INGRESSI: per il museo nel Karl-Marx-Hof. Il museo è aperto il giovedì dalle 13.00 alle 18.00 e la domenica dalle 12.00 alle 16.00 e su prenotazione.

TRASPORTO PUBBLICO: è consigliato munirsi di biglietti per il trasporto pubblico prima della visita. I biglietti si possono acquistare nelle stazioni della metropolitana.

LESSICO: si parla di “Hof” quando un edificio è costruito attorno a un cortile interno. Il “Ring”, chiuso ad anello intorno al centro, è il boulevard elegante dell’alta borghesia, costruito nell’Ottocento sul sito delle vecchie mura della città. Il “Gürtel” è ugualmente un corso circolare che sostituisce le mura che una volta circondavano i vecchi sobborghi.

LETTURE: Manfredo Tafuri, La politica residenziale nella Vienna socialista (1919-1933), Mondadori Electa 1997.